venerdì, gennaio 27, 2012

BABILONIA TEATRI---THE END--


3. IL BOIA

voglio il mio boia  voglio affittarlo prenotarlo
 comprarlo ora  voglio che viaggi con me
 sempre  fedele al mio fianco
 voglio sia scritto nero su bianco
 sono il tuo boia  sono il tuo boia
 voglio il sigillo del notaio  poche parole chiare
 non voglio una morte lenta  voglio un colpo di pistola
 uno solo  qui  in testa  in mezzo agli occhi
 la chiamate vita  non la voglio  non voglio viverla
 non voglio vederla  non voglio soffrirla
 non mi interessa  poche parole chiare
 non voglio una morte lenta  non pensate di fottermi
 di aggirami  di incularmi  lo dico adesso  lo scrivo
 pago  dovrete farlo  basta schiacciare il grilletto
 voglio un’assicurazione sulla morte  sulla mia morte
 un’assicurazione contro la morte lenta  non voglio corsie
 medici  orari da rispettare  preti da consolare
 nessun camice  nessuna flebo  nessuna siringa
 niente macchine  tubi  elettricità  confort  pulizia
 niente antidolorifici  antispasmi  cure palliative
 niente esperti  professionisti  tecnici  nessuna firma
 nessun consenso  nessun giudice  nessun protocollo
 nessuna prassi  nessuna cifra
 non diventerò el me numero de leto
 la me cartella  i me esami  le me radiografie
 le me analisi del sangue
 piscio sui vostri ospedali  sui vostri ricoveri  sui vostri ospizi
 piscio sulla vostra ipocrita benevolenza
 sulla vostra morale consolatoria  sulla vostra religione addomesticata
 piscio sul vostro sentimentalismo squallido
 sulle vostre maratone della solidarietà  sulla vostra falsa pietà
 piscio sulla vostra scienza  sulla vostra tecnica  sulla vostra burocrazia
 non mi riciclerete  non mi donerete  non mi smembrerete
 non mi farò tagliare a pezzi  non voglio un cuore  un rene
 un polmone de seconda mano
 non sono dorian gray
 non sono dorian gray
 non sono dorian gray
 voglio il mio boia
 non mi vedrete con le mutande piene de merda
 nuotare nel me stesso pisso
 non mi farò lavare da una troia che non sa la mia lingua
 non passerò gli ultimi anni col pannolone
 non passeggerò con altri vecchi rincoglioniti
 mentre voi a casa scopate
 non vedrò la vostra faccia di culo una volta al mese
 non mangerò sbobba imboccato
 non mi alimenterò con una sonda piantata in pancia  una flebo in vena
 non avrò una sacca piena di piscio attaccata al me leto
 non offrirò lo spettacolo del mio cervello che marcisce
 non aspetterò che mi si formino le piaghe sul culo
 non guarderò la tv parcheggiato in un salone
 non conterò i me denti cadere
 non ascolterò le urla dei me compagni de stanza
 non sopporterò i loro lamenti  la loro follie  le loro agonie
 non li vedrò morire  non aspetterò el me turno
 non mi farò ficcare in bocca pastiglie  di cui non so pronunciare il nome
 non ascolterò le vostre rassicurazioni  i vostri incoraggiamenti
 le vostre bugie  le vostre domande  sul me stato de salute
 non sopporterò il vostro imbarazzo  la vostra impotenza
 non vi darò la possibilità di recitare la vostra parte
 non vi rivolgerò le mie accuse  non scaglierò contro di voi il mio rancore
 non passerò gli ultimi giorni in una cella  addobbata da stanza
 non voglio  il comodino  el taolo  la sedia in dotazione
 non vivrò in un luogo di cui non ho le chiavi  non seguirò i vostri orari
 non mi sottometterò alle vostre cure  alle vostre statistiche
 alla vostra razionalità  non obbedirò alle vostre leggi
 non accetterò la vostra accoglienza  non combatterò nessuna inutile battaglia
 non cambierò idea  non smetterò di fumare  di bere  di mangiare
 resterò uguale a me steso  nessuno vedrà le mie lacrime
 le ho sempre versate nel mio buio privato  là resteranno
 là dove mi chiudo a piangere  a godere  solo  solo piango
 solo mi prendo in mano l’uccello
 non vi permetterò di strapparmi alla mia solitudine
 non vedrò i vostri figli  non li alleverò  non laverò le vostre pentole
 le vostre lenzuola  le vostre mutande  non vi farò da monito
 da presagio  da insegnamento  me ne andrò senza lasciare traccia
 non voglio sporcare  perdere inutilmente i capelli  diventare ‘no scheletro
 versare su camici bianchi la me bile  el me vomito
 basterà un colpo di pistola  uno solo  economico  veloce
 senza controindicazioni  per pulire ‘na canna dell’acqua
 un getto modesto  misurato  che non schizzi le pareti
 non dovrete assistere  non dovrete ricordare
 non sarete tenuti al pellegrinaggio delle visite  dei saluti  delle commemorazioni
 non sarò più corpo  cenere  solo solo cenere  nessuno strascico  nessun intralcio
 niente fiori  niente lumini  nessun inutile via vai  solo quiete
 pace  vita  solo quiete  pace  vita  solo quiete  pace  vita

mi metteranno in un sacco di gomma  mi tireranno fuori dal sacco
 non saprete mai  chi mi svuoterà
 non saprete mai  chi mi truccherà
 non saprete mai  chi preparerà il mio corpo
 mi troverete dentro una bara  la bara che avete scelto
 vestito  col vestito che avete scelto
 in un’urna  l’urna che avete scelto
 un prete che non mi conosce officerà il mio funerale  dirà a tutti chi ero
 cosa pensavo  quali sono stati i miei meriti e le miei qualità
 un prete che non vi conosce vi consolerà  dicendo che dio mi ha voluto
 dio mi ha chiamato  a dio sono tornato 
 un prete che non mi conosce mi benedirà  mi accoglierà nella chiesa dei papi
 non conterà  se sarai stato il mio dio   non conterà se mi sarò fatto idolo o immagine
 non conterà  se ti avrò nominato invano
 non conterà  se avrò santificato la festa
 non conterà  se avrò onorato il padre e la madre
 se avrò ucciso  se avrò commesso adulterio
 se avrò rubato  se avrò detto falsa testimonianza
 se avrò amato il mio prossimo

sarà sufficiente che non mi sia dato la morte.
 

2 Comments:

Blogger Franco Giannini said...

E' la radiografia cruda che ognuno di noi ha timore di confessare, ma che invece, ai nostri giorni, è quella a cui la maggior parte di noi, purtroppo sarà costretto ad accettare, volente o nolente! Bravo Digna come sempre sai essere!!

5:49 AM  
Blogger enrico dignani said...

Ciao Franco, caspita recenzione formidabile da critico letterario di prim'ordine, è un pezzo di teatro molto bello che ho l'impressione venga nascosto. ciao

12:07 PM  

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