mercoledì, dicembre 14, 2011

Natale 2011


Scadenza di medio termine
della voluttà del vivere,
confidenza di lingue
sciacquate con il Don Perignon
sotto un cielo che nevica se nevica
un Natale stereotipo sociale d’amore.
Prima del capodanno
la coscienza di sé affronta il Natale,
festa dei numerati bilanci
dell’esserci sul Pianeta
per l’umana avventura.
Sua Maestà il Caso, è Babbo Natale,
la Vita, nostra madre.
Babbo Natale: domandami se sono felice!
“E’ faticoso il vivere, ma mi piace“.
I musulmani hanno il Ramadam
per sapere cos’è lo spirito.
Buon Natale fratelli,
sorelle, Umani.
Uffa è rosso, Natale uffa.
Vorrei tagliare la gola ai ricchi,
Silvio escluso,
scrivere con il sangue buon Natale
sulle loro intelligenze,
spiegare la pertinenza dei miei accapo,
uffi è rosa,
liberare i carcerati e abitare un qualcos’altro,
fra mille anni;
e dire che c’era il Natale
un simpatico luccicante sorridere comunque,
sette miliardi di visi con guance da baciare
perché era Natale
e si faceva la fila per vivere
ballare, sciare, brindare.
Stella stellina che brilli lassù
ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

5 Comments:

Blogger Franco Giannini said...

Ancora un Natale e purtroppo ancora difficile...anzi sempre più difficile. Forse solo tu riesci a trovarci, nella poesia, ancora un barlume di novità !! In verità, quest'anno anch'io lo vedrò im maniera diversa, in quanto mi è stato promesso a fine Aprile del nuovo anno un "posto" nell'ambita e privilegiata casta dei nonni. Felice per la nuova vita che verrà, ma non altrettanto per quello che lo attende! Grazie comunque a te, caro Enrico, per il solito puntuale pensierino.

7:47 AM  
Blogger enrico dignani said...

Un abbraccio a te e tua moglie , che la serenità vi accompagni in eterno , Buone feste. ciao

9:01 AM  
Blogger nevedicarne said...

un Natale stereotipo sociale (network?)* d’amore.

*mi permetto un' infiltrazione

belli/amari questi tuoi versi - l' ironia dice il vero.
il dna che sia una spirale di lucine natalizie in comodato d' uso?
e che belle filastrocche si canta l' uomo allo specchio. e si fa domande e si da risposte che lo lascino tranquillo. o meglio ci butta un panno sopra.
finiranno anche i minerali che
danno la carica all' umanità.
forse c'' davvero da auspicarsi una collettiva natalità al contrario. e solo le stelle senza refrain per divagazione.
un saluto a te
paola

2:42 AM  
Blogger nevedicarne said...

nevedicarne

http://rientrodellimmortalita.wordpress.com/

2:43 AM  
Blogger enrico dignani said...

cara Paola il tuo sguardo sulle cose luminoso richiama l'attenzione, bel dire che ha qualcosa da dire, grazie, ciao.

10:40 AM  

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